Strumenti tecnologici per la traduzione – un’esperienza personale

E’ difficile da immaginare, ma agli inizi degli anni ’80 le traduzioni erano eseguite a mano e successivamente erano battute sulla macchina da scrivere, per poi essere controllate prima di essere consegnate al cliente per posta o per corriere.

Amstrad PC1512

L’ufficio del traduttore erano pieno di libri voluminosi e la nostra scrivania era coperta da dizionari aperti e libri di consultazione. Nonostante tutta la fatica, a volte era difficile tradurre termini oscuri ed era necessario telefonare ai vari esperti, peraltro sempre difficili da contattare.

Verso la metà degli anni ’80, dopo una lunga riflessione ho deciso di abbandonare la mia macchina da scrivere elettronica e ho comprato un PC Amstrad, completo di floppy disk, saltando lo stadio del word processor Amstrad dedicato. In quel momento WordPerfect era il programma di trattamento testi preferito e Windows Microsoft non era ancora stato inventato. Al termine del lavoro di traduzione dovevo stampare il testo tradotto, per poi correre all’ufficio postale in modo da arrivare in tempo prima della chiusura, generalmente aspettando impaziente in una lunga coda di pensionati.

I traduttori hanno iniziato allora ad utilizzare i primi fax, macchine enormi, Il mio primo fax, un mammut costato oltre 2.000 sterline, l’ho pagato a rate in ben 5 anni!

Strumenti CAT

Negli anni ’90 sono comparsi i primi strumenti di memoria della traduzione ed ho iniziato a tradurre i manuali Fiat con un programma chiamato Xerox workbench. Successivamente la Fiat è passata all’utilizzo di Trados, che in un secondo tempo è diventato SDL, ed il programma che utilizzo tuttora, al quale ho recentemente aggiunto il software MemoQ.

Con l’arrivo dei primi laptop e delle prime connessioni Internet, il nostro lavoro è diventato più portatile. Riuscire a lavorare fuori casa era comunque ancora una procedura difficile, che comportava il trasferimento dei file dal desktop al laptop su floppy disk e successivamente sulla chiavetta di memoria. A volte il costo della connessione Internet fuori casa comportava costi talmente elevati da annullare qualsiasi profitto ottenuto portando il lavoro in vacanza.

In quel periodo è uscito sul mercato un numero sempre maggiore di strumenti per migliorare la produttività, la qualità e l’accuratezza, compresi i programmi di riconoscimento vocale, tra i quali il preferito dai traduttori era Dragon Dictate.

Come molti altri professionisti, i traduttori utilizzano strumenti di networking come LinkedIn, FaceBook e, sempre di più, Twitter.

Dropbox

Uno dei vantaggi della professione del traduttore è rappresentato dalla possibilità di essere finalmente mobile. Con una connessione Internet ora è possibile lavorare ovunque nel mondo e con programmi come DropBox è possibile accedere e aggiornare gli stessi file da luoghi diversi.

Sono ora disponibili dizionari, glossari e un numero infinito di corpora utilissimi. E’ possibile trovare i termini più oscuri in pochi secondi e attraverso i newsgroup on-line è possibile contattare in pochi istanti colleghi disponibili per venire a capo di frasi difficili da interpretare.